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Le domande piú frequenti

Che cosa s’intende per meccanismo d’incentivazione “in conto energia”?

 

Il conto energia è un incentivo per l‘installazione degli impianti fotovoltaici connessi alla rete elettrica: Prevede la remunerazione incentivante dell‘energia prodotta dall‘impianto fotovoltaico installato. Con l‘espressione “incentivazione in conto capitale” si intende l‘erogazione di un contributo per l‘investimento necessario per la realizzazione di un impianto.

 

Quale incentivo e per quanto tempo?

Gli impianti incentivati sono quelli entrati in esercizio nel periodo intercorrente tra l‘emanazione del provvedimento dell‘AEEG promulgato entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore del nuovo decreto e il 31 dicembre 2008. La tariffa incentivante varia in funzione della classe di potenza dell’impianto e della tipologia di impianto in base alla seguente tabella:

tabella

Queste tariffe incentivanti sono valide per vent‘anni dalla data di entrata in esercizio dell‘impianto.

 

Quali sono gli impianti non integrati architettonicamente?

Sono gli impianti realizzati a terra, oppure in modo non complanare alla superficie su cui sono installati, a meno che non si tratti di impianti parzialmente integrati.

 

Quali sono gli impianti parzialmente integrati architettonicamente?

Quelli installati su tetti piani e terrazze, per i quali la quota pari alla metá dell‘altezza dei moduli non superi l‘altezza della balaustra perimetrale oppure quelli realizzati in modo complanare alle superfici su cui sono fissati (coperture, facciate, balaustre, parapetti) o agli elementi di arredo urbano e vario.

 

Quando si parla di integrazione architettonica?

Quando l‘installazione viene eseguita sostituendo completamente gli elementi di copertura di tetti, facciate, vetrate con i moduli fotovoltaici, ad esempio pensiline, pergole, tettoie con copertura atte all‘illuminazione naturale, barriere acustiche, elementi riflettenti e schermanti dalla luce solare, frangisole, rivestimenti di balaustre e parapetti, persiane, etc.

 

In aggiunta alla tariffa incentivante riconosciuta sull‘energia prodotta, vi sono altri meccanismi che remunerano l‘elettricitá ceduta alla rete?
Si per gli impianti fino a 200 KW è possibile scegliere tra:
- servizio di scambio sul posto: consegnare alla rete l‘energia prodotta in eccesso rispetto ai propri consumi oppure al contrario prelevare dalla rete l‘energia necessaria ai propri consumi in eccesso rispetto alla propria produzione, effettuando i relativi conguagli con il distributore a fine anno.
- cedere alla rete tutta l‘energia prodotta ai prezzi fissati dall‘AEEG.
Chi può ricevere il contributo?

Praticamente tutti: persone fisiche e giuridiche, privati, aziende, enti pubblici, comunitá, condomini. Possono presentare la domanda sia il proprietario che l’installatore dell’impianto.

 

Che cos’è lo scambio sul posto?

Con il termine scambio sul posto si intende il saldo annuo tra l’energia elettrica immessa in rete dall’impianto fv e l’energia elettrica prelevata dalla rete dall’utenza connessa a tale impianto. È possibile avvalersi dello scambio sul posto solo se il punto di immissione e di prelievo dell’energia elettrica scambiata con la rete coincidono. Si può richiedere di usufruire del servizio di scambio sul posto per impianti alimentati da fonti rinnovabili di potenza non superiore 20 KW.

 

È possibile installare un impianto fotovoltaico su un condominio utilizzando parti in comune?
Si, previa autorizzazione dell’assemblea condominiale.
L’incentivo in conto energia è cumulabile con altri incentivi?

Le tariffe incentivanti e il premio non sono cumulabili con: incentivi pubblici in conto capitale superiori al 20% del costo di investimento; certificati verdi; titoli di efficienza energetica. Per le scuole pubbliche o paritarie e per le strutture sanitarie pubbliche è prevista la cumulabilitá.

 

Quale tipo di manutenzione richiedono?

Un buon impianto fotovoltaico richiede pochissima manutenzione, in genere quantificabile tra l’1% ed il 2% del costo totale dell’impianto; essa si basa sul controllo del corretto svolgimento di tutte le fasi di produzione e scambio di energia.

 

Qual è la vita media di un impianto?

Un impianto dura in media 25 anni, mantenendo i valori di rendimento non inferiori all’80%

 

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